"La tela magica che Lucia aveva cercato di dipingere con i suoi colori a olio era una tela non ancora ultimata. Era una tela bianca sulla quale Lucia avrebbe dovuto imprimere i suoi progetti, le sue speranze, i suoi desideri.
Era una tela dove prendevano forma il viso di sua madre, il viso di Niccolò, i volti dei suoi amici, delle persone che le volevano bene. Era una tela magica perché custodiva tutti i ricordi belli e brutti del suo passato, i suoi pensieri e soprattutto i suoi colori.
C’era il verde della consapevolezza, c’era il blu dell’infinito, c’era il viola che sapeva di torbido. Poi c’era il rosso della sua passione, il giallo che le riscaldava il cuore, poi arrivò l’arancione del cambiamento e della fuga. Si era abbandonata anche al grigio dell’attesa ed infine arrivò il bianco che le diede coraggio. Ritrovò l’amore e sua madre.
La tela magica era la sua esistenza, era lei stessa circondata dai suoi amori, era il suo presente ed il suo futuro. Nei suoi dipinti c’era lei come una foglia bagnata dal sole siciliano, e poi c’era sempre lei tra il mare e il cielo. Anche Niccolò era parte dei suoi quadri. Era lui la lava che colava dall’Etna, la passione che la trascinava."
Da IL RITRATTO SEGRETO DELL'ANIMA
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