Charlotte Brontë è forse l’autrice più conosciuta delle tre sorelle Brontë e la sua voce inconfondibile ha lasciato un segno indelebile nella letteratura inglese dell’Ottocento.
Il suo romanzo più rappresentativo è “Jane Eyre”, romanzo intenso, scritto in prima persona che racconta la vita della protagonista (la sua infanzia e la sua gioventù). E’ un romanzo di formazione che narra in maniera diretta la sofferenza e il dolore, le disavventure e la trasformazione di Jane Eyre.
Il lettore assiste all’infelice infanzia che la giovane vive nella casa della zia , in compagnia dei cugini che non la considerano un membro della famiglia. Rimasta orfana sin da piccola, Jane viene cresciuta dallo zio materno che presto morirà. Nella casa della zia verrà trattata come un’ intrusa e la sua sofferenza metterà la sua impronta sullo sviluppo ulteriore della ragazza.
La zia, Sarah Reed ,affida la nipote ad un istituto di carità, guidato da Mr. Brocklehurst, uomo senza scrupoli, che impone un regime duro alle povere ragazze orfane e senza mezzi economici. Il cibo scarseggia e le condizioni di vita portano alla morte dell’amica del cuore con la quale Jane aveva intrecciato un bellissimo rapporto di affetto.
Jane continua i suoi studi e diventa un’ottima insegnante. La padronanza della lingua francese la candida come miglior pretendente ad occupare il posto di governante presso la tenuta di Thornfield Hall. Lei dovrà coprire il ruolo di istitutrice della figlia adottiva del padrone del castello, l’enigmatico Mr. Rochester.
Jane s’innamora del padrone della tenuta. Il suo carattere forte , deciso, il modo diretto di rivolgersi a Mr. Rochester, la sua indipendenza, la schiettezza, sono tutti degli elementi che attirano l’attenzione del padrone della tenuta.
Nella cerchia di amici del ricco Rochester c’è una donna di bella presenza di nome Blanche Ingram che vorrebbe sposare Mr. Rochester ma solo per interesse. La presenza della donna provoca la gelosia di Jane.
Mr. Rochester vuole capire l’interesse della giovane governante. Si rende conto che i sentimenti di Jane sono veri ed intensi. Così le chiede la mano.
Il giorno del matrimonio, però viene portata alla luce una crudele verità. Mr.Rochester è già sposato con Bertha, donna bellissima ma completamente pazza , tenuta chiusa in un’ ala del castello di Thornfield. Durante la permanenza a Thornfield, Jane è stata testimone di fenomeni strani( Jane si era sentita spiata mentre dormiva, sentiva delle grida che provenivano dai piani superiori del castello, un incendio appiccato e la tragedia che viene scongiurata). Messa di fronte alla crudele verità, Jane fugge dal castello, in preda alla delusione e allo sconforto totale.
Vaga per campi senza soldi, in cerca di un lavoro. Vicina alla morte, viene ritrovata dalle sorelle di un uomo di chiesa di nome St.John Rivers che riuscirà a trovarle un lavoro nella scuola di paese. Da lì a poco scopre che è l’ereditiera di una grossa fortuna. Scopre pure che St. John e le sue sorelle sono dei parenti stretti.
Ma il richiamo dell’amore la porta a Thornfield. Ma lì non ritrova che solo le rovine di un castello incendiato. Scopre che l’incendio appiccato dalla moglie di Rochester non ha distrutto solo il castello, ma ha portato alla cecità il padrone del castello e ha portato alla morte di Bertha.
L’incontro tra Mr. Rochester e Jane è molto suggestivo, il finale felice ripaga Jane della sofferenza vissuta.
Il romanzo Jane Eyre è scritto in forma autobiografica, la scrittrice si rivolge direttamente al lettore. Lo stile è molto accattivante. L’autrice alterna passaggi descrittivi molto metaforici a dei passaggi di approfondimento della psicologia dei personaggi. Tutto viene interpretato con molta raffinatezza, uno stile elegante ed inconfondibile.
Nessun commento:
Posta un commento