venerdì 15 luglio 2016

A fior di suoni


A fior di suoni

 

 

 
Nel mare dei miei pensieri

Siamo stati prigionieri

Di un destino chiuso

E ad angolo ottuso,

Come la primavera

Della tua strana sera,

Quando lanima hai preso

E non ti sei mai arreso

Alle pretese del vento

Che diventano spavento.

Ti racchiudi nelle ombre,

Statue sommerse e

Assai complesse.

Nel mare dei miei ricordi stravaganti

Ho visto i tuoi istanti contrastanti.

Rubavi la luna e la infilavi

Sotto le ascelle,

E , come le damigelle,

Ti nascondevi dietro la maestra

Funesta la festa

Che hai celebrato in mio onore.

Che malumore!

Apatica situazione,

Arrivata alla disperazione!

Siamo stati prigionieri

Dei nostri pensieri.

La luna tutta controversa,

Silluminava di nascosto,

Per dare la risposta perversa

Allassoluto!

Così , abbandonati ai nostri ricordi,

Rimaniamo istanti stravaganti

Nel mare di idee ininterrotte,

E appena prodotte

Dal maestro della vita,

Sua Eccellenza Infinita.

Ci troviamo in riva al mare,

Due corpi da abbracciare,

La morte disperata e la marea allontanata.

Siamo ritornati passeggeri

In questa festa,

Celebrata in nostro onore

Dalla maestra funesta.

Gli occhi nostri illuminati di nascosto

Si perdono nelle lontananze

Di tante circostanze.

Domani, amore, è un altro giorno

Da baciare ed ammirare.

La primavera e questa strana sera

Con un profumo delicato

Mi sto addormentando

Nelle braccia della maestra,

E lascio a te, mio re,

Il compito di sorvegliare

I miei ricordi,

 Prigionieri dei tuoi pensieri.

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