A volte chiudo gli occhi e , di fronte a me,
Le colline prendono vita.
Anima viva respiro nell’arido della terra bruciata
Un po’ malandata.
A volte chiudo la mente e nelle mie circonvoluzioni
Scorre la dolce - amara nostalgia dei miei paesaggi.
A volte chiudo le braccia per stringere e raccogliere tutto un mondo
Non mio.
E rimango con quel sapore che sa di veleno,
Perché vengo invasa dai ricordi.
A volte mi stringo dentro me per ritrovarmi nei passati remoti o
prossimi
E mi sottopongo all’inquietudine …
Rimango poi delusa dalle immagini
Di me riflesse sui miei perché.
A volte mi apro i polmoni perché vorrei
Assaporare questa dolcezza
Che cammina nell’aria,
Però, a tratti rifiuto la brezza
Che non mi dà tenerezza.
A volte mi interrogo su tutte queste volontà
E sui modi verbali utilizzati
Per di più i condizionali …
Vorrei soltanto i superlativi
Per potermi inebriare
Del verbo amare
Perché la malinconia diventa una malattia
Di odori,sapori,respiri,ricordi,messaggi
Sentiti,respirati,ricordati,assaporati,
In una terra che non è mia
E appartiene soltanto alla fantasia
Di un tempo trapassato,
Allontanato
Da quel sapore dolce - amaro.
A volte mi tolgo questa pelle
Così indurita che sembra arida,
E mi ritrovo tutta fertile
E gentile
Come le mie belle colline,
Le mie belle montagne,
I miei bei sapori,
I miei tanti amori.
A volte mi chiudo dentro la parola
Per lasciarmi decifrare
Dal mio cuore - amore.
A volte sono io che non capisco l’eco
Della tristezza e della dolcezza.
by Mihaela Ciocodeica
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