
venerdì 28 ottobre 2016
Oggi vi propongo la prima pagina del mio nuovo racconto dal titolo "Riflesso di me".
"Riflesso di mente. Punto. Sono qui bloccata, senza sapere dove andare. Sono salita in macchina
e non so ancora che direzione prendere. Sono calma; ma la mia apparente calma inganna sempre.
Il tumulto dentro me mi fa pensare alla lite che ho appena avuto con Mirko. Quel pezzo di
farabutto che neanche ha saputo ringraziarmi dei due lunghi anni che gli ho dedicato.
Ebbene sì, sono stati due anni più che intensi, nei quali mi ero messa ai suoi piedi, cancellando
me stessa e diventando la sua maestra di vita.
Mi chiamo Helene, sono una donna sulla trentina, non sfioro ancora i quaranta, però mi ci avvicino
vertiginosamente. Ho una mente contorta, ma nell’ambito lavorativo sono sempre puntuale,
precisa e soprattutto molto professionale.
Svolgo un lavoro che mi appassiona, sono una traduttrice di un noto marchio editoriale. Mi piace
mettere la mia impronta su tutte le opere che traduco. Di solito mi dedico alla letteratura inglese
e francese dell’Ottocento, però mi diverto anche con i nuovi nomi della narrativa rosa.
Sono una tipa snob, coi tacchi alti indosso, con dei vestitini attillati, una maschera di trucco sul
viso, belle labbra modellate dal botulino, chiappe sode, seno florido, pancia piatta.
Insomma, una tipa tosta.
Non ho mai avuto grilli per la testa, il mio obiettivo nella vita è sempre stato quello di realizzarmi
nella mia professione.
Ma vicino alla soglia dei quasi quarant’anni mi rendo conto che le parole di Mirko mi hanno colpito
veramente.
Mirko, il ragazzo del quale mi sono innamorata, ha un’età che oscilla tra i trentadue ed i trentatré
anni, più giovane di me, di sicuro. Ci separano quasi cinque anni. Io, da donna più matura l’ho
avviato all’amore, l’ho svezzato e gli ho fatto lasciare il nido materno.
Grazie a me Mirko ha abbandonato la casa dei vizi. E’ l’unico figlio di due medici, gente facoltosa
che ha permesso al figlio di spassarsela in ogni qual modo.
Così, Mirko ha trovato in me una donna che lo assecondava e gli soddisfaceva ogni desiderio.
Mirko ed io siamo stati insieme per due anni e dico siamo stati perché ho appena scoperto
che questo bastardo conduceva una vita parallela. Da una parte viveva da mantenuto nella mia
casa, nel mio appartamento, tra le mie lenzuola; e da un’altra parte è stato capace di costruirsi
una relazione con una ragazzina di ventidue anni, che è rimasta incinta e che al più presto avrebbe
sposato."
Dal racconto "Riflesso di me"

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