"Sophie era nervosa, guardava incessantemente l’orologio, prendeva la tazza di caffè e la portava alla bocca senza nemmeno sorseggiare. Luciana capì che qualcosa la preoccupava.
“Che ti succede, Sophie? Sei molto agitata.”
Volle rispondere, però i suoi occhi si fissarono sull’entrata del bar. Lucia e Niccolò si stavano avvicinando.
“Guarda con i tuoi occhi!”, replicò Sophie alla domanda dell’amica.
Luciana Tedeschi si girò e vide una giovane coppia bellissima. I suoi occhi rimasero fermi sul volto della ragazza, il cuore cominciò a battere all’impazzata. Crollò sulla sedia in attesa di riprendersi.
Riconobbe quegli occhi, quel sorriso, quello sguardo, vedeva il visino della sua piccolina che aveva lasciato più di vent’anni prima. La sua memoria si arricchì con il ricordo delle manine della bimba che si stringevano forte a lei. Andò di scatto ad abbracciarla.
Sapeva tutto di quella ragazza, del suo profumo, del suo sangue, delle sue origini, del suo dolore, della sua sofferenza. Conosceva il battito del suo cuore, l’intensità delle sue emozioni, la profondità della sua anima. Quella ragazza era sua figlia. Sangue del suo sangue, dolore del suo dolore, occhi dei suoi occhi, gioia della sua vita."
Da IL RITRATTO SEGRETO DELL'ANIMA
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