
lunedì 21 novembre 2016
Continua l'avventura di Marcelo Duarte e Helene...due cuori...un unico battito
"La tavola è già apparecchiata, l’avevo imbandita prima di uscire di casa. Devo solo riscaldare gli
involtini preparati in precedenza ma prima propongo un antipasto freddo a base di mozzarelline,
prosciutto crudo e melone. A Marcelo lascio il tempo di sentirsi a suo agio che tutto è già pronto per
essere consumato.
Le sorprese che ho in serbo per Marcelo non finiscono mai .E lui sembra di godere al massimo
delle mie attenzioni .Iniziamo a chiacchierare, accompagnando le parole con degli sguardi caldi,
sorseggiando lui del buon vino rosso, io un’aranciata.
Così arrivo a raccontargli del mio inaspettato incontro con Silvia. Gli do un chiaro resoconto delle
battute avvenute, accentuando la malizia di Silvia e la mia cattiveria nel risponderle.
“Allora finalmente sei riuscita a svuotare il sacco.” , mi provoca Marcelo.
“Non proprio.”, rispondo io, convinta di non nominare più quella balorda.
“Helene, ascoltami, che mi dici del tuo lavoro, hai finito la traduzione?”
Marcelo è impaziente della mia risposta ed io non vedo l’ora di fargli leggere la versione finale.
Trepido al pensiero che sarà lui il primo a darmi un parere professionale, senza lusingare la mia
capacità ed il mio stile interpretativo.
Perciò la mia risposta arriva di getto.
“Sto ultimando la revisione del testo e poi lo sottopongo al tuo giudizio critico.”
Marcelo, contento del mio impegno, della fiducia che ripongo nella sua capacità di sintesi e
valutazione , si alza da tavola e mi prende tra le sue braccia.
Lascio perdere tutto e mi abbandono ai suoi fremiti d’amore. Sento un calore che divampa dentro
di me, mi brucia l’anima, il sangue, la pelle.
Marcelo mi tiene vicino al suo petto e comincia a sciogliermi i capelli, una cascata di capelli si
riversano sulle mie spalle. Marcelo si perde dietro il mio profumo, preme leggermente il suo corpo
contro il mio. Inibita, mi ritiro. Non so ancora cosa mi blocca. Forse la paura di essere tradita.
Tutto mi sembra troppo presto, troppo immediato. Il cuore mi dice di andare avanti, la mente
invece mi frena. Non c’è alcun modo per potermi lasciar ammaliare dalla passione. Un nodo alla
gola mi lascia in preda alla freddezza.
Marcelo non insiste oltre. La mia reticenza nell’assecondare la sua e la mia passione non lo farà
certo rinunciare al nostro rapporto.
Sto andando a preparargli il letto. Lenzuola appena lavate che sanno di lavanda, asciugamani stirati
e rinfrescati con una nota dolce di ammorbidente al profumo di aranceto. Come se in aria si
diffondesse un intenso odore di zagara e diverse profumazioni che sanno di freschezza.
Devo dire che mi ritengo fortunata del mio appartamento, sessanta metri quadrati distribuiti in
modo molto pratico. Ho a disposizione una piccola cucina che comunica col soggiorno tramite una
porta scorrevole, poi il soggiorno abbastanza ampio, arredato con buon gusto, stile minimalista.
Una stanza da letto completa il mio appartamentino. Poi ho due bagni, uno padronale, vicino alla
stanza da letto, l’altro di servizio che mi fa anche da lavanderia. In uno spazio apparentemente
piccolo sono riuscita a disporre lavatrice, asciugatrice, doccia, gabinetto e lavandino.
La cucina pur piccola è molto funzionale; i pensili in alto, i piani di lavoro in quarzo, il pavimento
in parquet in legno di quercia, il tavolo ribaltabile per due persone, si sposano bene con le mie
necessità e con il mio gusto. Gli elettrodomestici in acciaio inox danno un tocco di eleganza in più
a tutto l’arredamento.
In conclusione, mi reputo molto contenta della mia casa. Spero che anche Marcelo si possa sentire
a suo agio in questo mio appartamento.
Sono in cucina e sistemo le stoviglie. Marcelo dopo essersi fatto la doccia ,indossato il pigiama,
mi cerca nel salotto per augurarmi la buonanotte. Anch’io lo abbraccio e gli do un bacio
sulle labbra. Lui ricambia e va a dormire.
Sistemo il mio divano letto per la notte, stendo le lenzuola , mi cambio e metto su il pigiama.
E’ mezzanotte e mezzo e non vedo l’ora di addormentarmi. Un primo impulso mi spingerebbe
ad andare e ad infilarmi nel suo letto per sentirmi sotto la sua protezione, a pieno contatto con il
suo respiro, con la sua pelle, con le sue emozioni e sensazioni.
Però la stanchezza ha la meglio su di me e mi addormento senza pensare a nient’altro.
La mattina ci raggiunge ed io sento il rumore della doccia. Presumo che Marcelo si sia già alzato ed
infilato nella doccia per rinfrescarsi e prepararsi per la giornata.
Guardo l’orologio da parete e capisco che sono già le sette e mezza. Mi alzo anche io di scatto.
Prendo i miei cambi che avevo preparato la sera prima, per una questione di comodità. Vado
a farmi la doccia e a sistemarmi per la giornata.
Poi vado in cucina, preparo la macchina da caffè. Marcelo è pronto pure lui. Bussa nella porta della
cucina. Il suo gesto è un volersi accertare che io sia a mio agio. Solo questo.
“Buongiorno, cara mia!”
Io, felice della sua intrusione, mi giro e gli sorrido con la gioia stampata sul volto.
“Amore mio.”, irrompo io. “Sono felice che tu sia qui. Ti voglio bene. Lo dico con tutto il cuore.”
Marcelo, commosso dalla mia improvvisa dichiarazione, mi punta con lo sguardo e non mi molla
più. Mi prende nelle sue braccia e comincia a riempirmi di carezze; le sue mani si perdono sul mio
corpo, comincia ad esplorare ogni singola parte della mia pelle. E’ irremovibile. Stavolta mi tiene
sotto scacco. Non cede ai miei tentativi di allontanarmi.
Sa che il mio è solo un modo di scappare a me stessa, alla mia paura. Perciò non vuole mollare
la sua presa. E fa bene.
Mi prende nelle braccia e mi porta nella stanza da letto. Mi bacia passionalmente, l’atmosfera
diventa bollente. Man mano lui prende possesso di me, io mi sciolgo e seguo il ritmo dei suoi
movimenti, perdendomi fra le lenzuola ed il suo corpo potente e bello. La barriera del mio cuore,
il blocco della mia mente, dissolti dal suo amore e dalla sua pazienza. Marcelo è bravo a farmi
diventare sua. Il mio abbandono è totale ed io sono felice. Siamo un tutt’uno, carne dentro carne,
pelle dentro pelle, emozione dentro emozione e respiro dentro respiro.
Siamo gioiosi e la nostra felicità si riflette sui nostri volti.
Rimaniamo sul letto ad assaporare la nostra unione. E’ il momento delle coccole. E delle nostre
intimità a bassa voce . Questo è il momento che ho sempre aspettato. E che non ho mai avuto.
Però Marcelo mi dà il massimo. Sa comportarsi da vero uomo, sa trattarmi nel migliore dei modi.
“Sei mia, Helene! Il mio amore per te è incondizionato.”
DA RIFLESSO DI ME
BY MIHAELA CIOCODEICA

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