
"Adesso ho solo bisogno di un po’ di coraggio per affrontare il mio editore e dargli questa notizia.
Marcelo ed io continuiamo a sorriderci. La nostra intesa sembra perfetta.
Ancora non ci credo che mi trovo insieme a lui. Sto acquisendo un senso di benessere che pensavo
fosse sparito. Marcelo mi guarda le mani e poi le sfiora dolcemente. Mi lascio plasmare dalle sue
dita. E’ per la prima volta nella vita che mi piace essere accarezzata.
Negli anni dell’adolescenza rifiutavo sempre gli abbracci e le carezze, nei rapporti amorosi tendevo
a divincolarmi. Era una mia forma di chiusura. Però la pazienza e la dolcezza di Marcelo mi fanno
superare la barriera del dolore e dell’amaro ricordo.
Il cameriere ci porta il secondo, il contorno e alla fine chiudiamo con un dessert rinfrescante.
Marcelo ed io abbiamo trascorso una bella serata.
Strano poter decretare tale giudizio. Non mi sarei mai aspettata di condividere i miei pensieri con
un quasi sconosciuto.
Arrivati alla macchina salgo e guardo Marcelo. Mi sono affezionata a questo uomo. Strano a dirlo.
Il suo carattere assomiglia al mio carattere, estroso e profondo.
Nella radio passa un pezzo di Joe Cocker e la magia della canzone mi avvolge nelle sue note.
Abbasso un po’ la leva per stare più comoda. Mi gusto al meglio il seguito della serata. Marcelo al
volante è un bell’ uomo. Veramente una bomba.
Ammiro la sua fermezza nei movimenti, come si appoggia al volante. E’ uno spettacolo in tutto e
per tutto.
Marcelo è consapevole della sua bellezza ed è anche capace di intuire che tutti gli sguardi sono su
di lui. Ovunque e comunque. La sua presenza suscita interesse.
Però vorrei andare oltre la superficialità e capire anche il suo spessore emotivo. C’è qualcosa che
mi sfugge. E poi non so niente della sua conoscenza con Silvia. Forse sarà meglio fargli due
domande.
“Scusa, Marcelo. Ma tra te e Silvia che tipo di rapporto c’è?”
All’improvviso rimango colpita dalle parole che escono dalla mia bocca. Ma che diavolo mi salta
nella mente? Sono troppo diretta, senza giri di parole, vado dritta al sodo.
Marcelo non esita di fronte al mio interrogativo.
“Tra Silvia e me c’è solo stato un semplice rapporto lavorativo che è durato poco vista la
rescissione del contratto.”
Poi continua lui a stupirmi con una domanda altrettanto diretta.
“Piuttosto dimmi tu che rapporto hai con la tua amica?”
“Non so cosa rispondere. Da un mese a questa parte non ci siamo più sentite. Penso che tra di noi
ci siano dei problemi irrisolti. Ma ancora non ho capito la natura di questi problemi.”
Marcelo mi guarda bene negli occhi. Lo sguardo suo mi penetra le pupille, mi attraversa la vista e
si conficca dentro il mio cervello. Ha uno sguardo acuto.
“Non l’hai ancora percepito quel senso di cattiveria nei tuoi confronti ?”, mi chiede Marcelo,
prendendo con la sua mano il mio viso. Mi blocca e mi ripete la stessa domanda.
Io sento un brivido lungo la schiena. Sudo di un sudore freddo. Non capisco dove vuole parare.
“Perché mi tormenti?” , gli chiedo .
“Perché quella sera sia prima che dopo il tuo arrivo non ha fatto altro che sparlarti, prenderti in
giro per il tuo fidanzatino. Praticamente ti ha dato della puttana.”
“Non ti permettere di dire queste cose.”, gli intimo, incavolata ed anche delusa.
“Non ti voglio giudicare, stai tranquilla. Vorrei solo farti aprire gli occhi. Chiedi un po’ in giro , ai
tuoi conoscenti ,come venivi dipinta dalla tua amica. In effetti ,io la Silvia l’ho conosciuta un paio
di settimane prima di incontrarti. Perciò tra di noi non c’era una tale intimità da permetterle
di confidarsi con me sul conto della sua migliore amica, te, e delle sue relazioni amorose. Tutto
qui.”
Rimango sconvolta. Allora Silvia non ha mai nutrito per me un vero affetto, non ha mai coltivato
nei miei confronti una vera amicizia. Sono triste. Le lacrime cominciano a comparire sotto i miei
occhi.
Il mio pianto è muto, non si sente alcun sogghigno. Però dentro di me sprofondo in quella voragine
presente fin dall’adolescenza. Più concretizzo la natura del rapporto con Silvia, più sento il bisogno
di piangere.
Marcelo mi vede e ferma il motore. Cerca di mantenere il silenzio, senza aggiungere alcuna parola."
DA RIFLESSO DI ME
BY MIHAELA CIOCODEICA
FOTO BY GAZEL
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