martedì 8 novembre 2016

Come al solito, vi propongo un'altra pagina del mio racconto RIFLESSO DI ME...

"Però non mi sono mai preoccupata di questo problema. “Piacere Marcelo. Sono Helene, una brava traduttrice ma anche una brava compagna visto che tutti i ragazzi più giovani di me vogliono corteggiarmi”. Così metto a tacere la sfuriata di Silvia. Mi accomodo in salotto stando in disparte senza volere disturbare più di tanto. Se solo avessi saputo che Silvia aveva un ospite, non l’avrei disturbata. Ma, alla fine, lei non è stata esplicita al telefono. Adesso sono curiosa di conoscere che tipo di conoscenza c’è tra lei e Marcelo. Perciò mi metto nel mio angolo a seguirli. Non posso confidarle della mia rottura con quel deficiente di Mirko. Non sopporterei di diventare l’oggetto dell’ umiliazione di Silvia di fronte ad uno sconosciuto. “Che vuoi?” ,chiede Silvia.” Un aperitivo alcoolico o analcoolico?” Silvia conosce i miei gusti, perché mi deve fare certe domande? Mi vuole mettere in imbarazzo. “Lascio a te la scelta!” ,replico con un tono alterato. “Allora mi posso prendere la briga di fare secondo il mio intuito.” ,prende la parola Marcelo spiazzandomi. Anche Silvia come me rimane interdetta però prende subito il controllo della situazione nelle sue mani. “Ti faccio fare, ma solo stavolta! La padrona della casa sono io ed io devo fare gli onori di casa”. Marcelo si allontana e comincia a preparare i cocktails. Lo guardo mentre è girato di spalle. Noto subito la sua mascolinità, il buon gusto per la scelta degli abiti firmati. E decreto nella mia mente che è un buon esemplare della specie mascolina. Posso cominciare a fare un pensierino su di lui, però devo capire che c’è tra lui e Silvia. La mia amica si avvicina e vuole avere un parere oggettivo su Marcelo. “Bell’ uomo!”, le rispondo.” Come mai l’hai invitato? Potevi dirmi che eri in compagnia così non sarei piombata.” “Ma ti ho detto di non venire.” Non badando alle parole della mia amica, replico anch’io prendendola in contropiede: “Ma se non so mai come capirti. Una volta dici una cosa, poi te ne penti e ne combini un’ altra.” Silvia mi fissa con lo sguardo e comincia a fornirmi due dettagli in più sul suo ospite: “Con Marcelo devo lavorare a stretto contatto per la stesura di un mio documentario. Sarà lui a fornirmi gli elementi che devo inserire nel mio lavoro. Da poco ho firmato con loro un contratto e di seguito mi devo adeguare alle loro richieste.” “Non sapevo che eri in trattative con la R. Publishing House.”, mi mostro stupita. “Non te l’ho detto perché non avevo alcuna certezza che l’affare sarebbe andato in porto.” Rimango un po’ delusa. Ancora non capisco perché la mia amica non si è confidata con me. Le è sfuggito. Oppure non me lo voleva dire. Marcelo ci porta dei Bloody Mary, cocktails a base di vodka e succo di pomodoro. Uno strano accostamento per il mio palato. Poi la presenza delle spezie lo rende ancor più orrendo a mio avviso. Faccio finta di gradire e pretendo di sorseggiare. Però mi basta solo un goccio di vodka sulle labbra e sulla lingua che subito vado a fuoco. “Ma già ti arrendi ?”, mi chiede Silvia con un sorriso arrogante sulle labbra. Stasera la mia amica è strana. Non è da lei reagire in questa maniera. Forse mi sfugge qualcosa." DA RIFLESSO DI ME By MIHAELA CIOCODEICA foto by George Hodan

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